Carissimi amici e sostenitori,
Il 2017 è stato un’anno di cambiamenti per Karibu, con l’apertura di Casa Karibu, e il coinvolgimento di molte persone nuove, a Scorzè, Noale e dintorni. Questo ci ha dato la motivazione e la carica di continuare nei nostri progetti, di continuare a metterci in gioco nella nostra Bottega Equo-Solidale e di intrecciare relazioni sempre più forti con gli amici che gestiscono i progetti che sosteniamo in Kenya, Brasile, Senegal, Uganda e Costa D’Avorio.
Siamo davvero convinti davvero che “un altro mondo è possibile”, e vogliamo essere almeno un po’ protagonisti di questo cambiamento.
I volontari Karibu vogliono sinceramente augurarvi che questo Natale porti gioia in tutte le vostre famiglie e che il prossimo anno sia ricco di felicità e belle cose per tutti.
Buon Natale e Buon 2018, a tutte le persone in ogni parte del Mondo!
Ecco le lettere degli amici del Brasile.
“Carissimi amici,
speriamo di trovarvi tutti bene, con salute e pace.
Ci è stato difficile quest’anno formulare, come di abitudine, un messaggio per gli amici arrivando alle feste e alla fine dell’anno. Cambiamenti, notizie e incertezze ci hanno tenuto tra la voglia di scrivere subito e l’attesa…
Io, Renato, sono arrivato da due giorni in Italia per stare un po’ con la famiglia e mio papà anziano di quasi 94 anni. Valdênia è rimasta per stare vicino a suo papà, ammalato da molto tempo, ricoverato da sabato in ospedale e ormai al termine del suo cammino qui tra noi. Questa mattina presto, la notizia che è morto.
Ha convissuto e lottato con una malattia tropicale (Malattia di Chagas), legata alle origini povere, per quasi 50 anni, arrivando agli 81 anni di età e rappresentando un caso raro di sopravvivenza oltre l’età media di morte di chi è infettato, che è tra i 50 e i 60 anni di vita.
Attribuiamo la sua resistenza al suo grande equilibrio emozionale e spirituale, alla perseveranza nel seguire le orientazioni mediche e all’amore della sua famiglia, mia suocera Conceição, i sei figli e figlie e dieci nipoti. La sua autorità morale e il suo spirito buono sono stati la base di una grande unità della famiglia e di un forte attaccamento dei figli al papà.
L’aggravamento della malattia negli ultimi mesi ha aiutato la famiglia a prepararsi al distacco. Valdênia ha vegliato il papà agonizzante durante le ultime quattro notti. Sulla tristezza e sul dolore della perdita, prevale la gratitudine, l’orgoglio di aver avuto un papà così, e il senso di una vita ben spesa e di una missione compiuta.
Terminiamo un anno intenso e difficile.
Ci ha accompagnato la preoccupazione e, a volte, lo spavento davanti agli eventi politici del paese che sta attraversando la sua peggior crisi dal tempo del regime militare, con pesanti misure antisociali e reazionarie, instabilità istituzionale e retrocesso sul fronte dei diritti sociali e dei programmi a favore della popolazione più sfavorita. Dopo anni di conquiste sociali e di miglioramenti della vita dei più poveri, siamo ritornati all’aumento della povertà, della fame, della violenza, della discriminazione… C’è ancora molta disoccupazione dei lavoratori meno qualificati e la situazione di chi lavora è sempre più precaria per l’erosione dei diritti del lavoro.
L’ex presidente Lula domina le previsioni elettorali per l’anno prossimo (34-38%), ma lotta contra accuse di corruzione, ricorsi legali e la minaccia di impedimento giuridico alla sua candidatura. Molta gente, la cui vita è migliorata durante gli anni del governo del Partido dos Trabalhadores, lo vede como un salvatore della patria, un benefattore dei poveri. Dall’altra parte, como in altre parti del mondo, cresce la destra con posizioni conservatrici e autoritarie. Destra che difende i privilegi di pochi, la repressione alle differenze ed è motivata dall’odio al PT e ai poveri.
In questa situazione, il lavoro del Centro di Diritti Umani si fa ancora più importante, spesso l’unico riferimento e fonte di speranza per chi vede i suoi diritti negati: le famiglie minacciate di evacuazione forzata dalle baraccopoli in aree di rischio, i giovani che sono le maggiori vittime della violenza, le donne che hanno i mariti o figli in prigione, quelle che soffrono la violenza maschilista, intere comunità senza assistenza medica, senza nessun servizio pubblico… Ascoltiamo, orientiamo, accompagniamo, offriamo soluzioni, formiamo le coscienze, organizziamo le comunità, rafforziamo i vincoli sociali.
Quest’anno è stato importante per i nostri obiettivi di studio: io ho appena concluso il corso di Psicologia. Per la laurea resta appena ricevere il diploma. Un traguardo significativo dopo cinque anni di studio. Ho fatto importante esperienza pratica ascoltando le persone al Centro. A 61 anni mi sento pronto a cominciare una nuova carriera! Anche perché le prospettive di pensione sono molto fragili! Valdênia ha completato le materie obbligatorie del suo dottorato ed ora si prepara per la tese. Alterna lo studio con le tante attività a sostegno delle lotte dei diritti delle persone vulnerabili.
Quando anche Valdênia avrà concluso questi studi a São Paulo, potremo guardare al futuro quando speriamo di poter rispondere ancora alla chiamata della missione in qualche parte del paese dove c’è ancora più povertà e abbandono.
Siamo colmi di gioia al pensiero di tutti voi nostri amici e di gratitudine per chi sostiene anche materialmente i nostri progetti sociali e auguriamo a tutti festività natalizie di grande serenità, gioia e speranza.
Il nostro abbraccio amico,
Valdênia e Renato”
“L’ALLEGRIA DEL SEMINATORE
Ogni anno, com l’avvicinarsi delle feste natalizie, al Projeto Legal confezioniamo dei cartoncini di Natale con il nome e l’età dei bambini e li distribuiamo ad una rete di amici che “adottano” quel bambino e fanno un regalo.
Quest’anno abbiamo avuto una gradevole sorpresa: i nostri adolescenti che stanno facendo stage in alcune banche ed altre imprese, spontaneamente hanno avuto l’iniziativa di prendere alcuni cartoncini ed assumere la responsabilitá di fare il regalo. “É arrivato il mio momento di contribuire con il Projeto Legal” – ha detto uno di loro – “Il projeto mi ha dato molto, é giusto condividere”.
Rimaniamo incantati con questi gesti. É la carezza di Dio che asciuga il sudore del seminatore e gli fa fare l’esperienza gioiosa della raccolta. Tutto questo ci aiuta a continuare con coraggio la nostra missione. Tutto questo vale la pena! Anche quando i risultati non sono cosí immediati!
Buon Natale!
Fr. Francesco – Chico”